Il ministro degli Affari europei, il Sud le Politiche di coesione e il PNRR, Raffaele Fitto, ha confermato che il governo chiederà l'intera quarta rata del PNRR, nonostante le critiche dell'opposizione. Durante una conferenza stampa, Fitto ha dichiarato: "Questo percorso di revisione dei target porterà alla richiesta dell'intera quarta rata, non immaginando un definanziamento".
Fitto ha anche annunciato che sarà in Parlamento il 18 luglio per la relazione semestrale, sottolineando che è andato in Parlamento un numero di volte non paragonabile rispetto a quanto accaduto nei due anni precedenti. Ha inoltre respinto le accuse di ritardi nel Piano, affermando: "Non ho ancora ascoltato un riferimento preciso a un ritardo imputabile a noi che sia oggettivo".
Il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, ha riconosciuto che sarebbe stato meglio se la terza rata del PNRR fosse arrivata prima, ma ha assicurato che il governo è in grado di gestire la situazione. Ha espresso la speranza che le risorse arrivino presto, ma ha affermato che, se non arrivano, il governo è in grado di gestire la situazione.
L'opposizione, tuttavia, ha criticato il governo per la gestione del PNRR. La segretaria del PD, Elly Schlein, ha chiesto alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, di assumersi le sue responsabilità e di spiegare in Parlamento perché non si è ancora visto un euro della terza rata del PNRR e perché rischia di slittare anche la quarta.
Il presidente dei senatori del PD, Francesco Boccia, ha accusato il governo di irresponsabilità, affermando che ha perso tempo tra cambi di progetto e riforme della governance, e ora non sa come uscire da un impasse che rischia di far perdere all'Italia risorse essenziali per la sua crescita.
